di  EDWARD BERGER

con: RALPH FINNIES, SERGIO CASTELLITTO

ISABELLA ROSSELLINI

 Mai film e' uscito in un periodo felice, cinematograficamente parlando, piu' di questo CONCLAVE, a ridosso della morte di un pontefice e del successivo inevitabile conclave, appunto, riunito per l'elezione del suo successore.

Alt! Rewind. In realta' il film e' uscito per la prima volta alcune settimane orsono, ed e' tratto dall' omonimo romanzo - del quale il regista ne segue fedelmente la trama - scritto da Robert Harris, prolifico autore  inglese di altri romanzi  in cui gode nel costruire scenari possibili, futuribili, in campo politico e religioso.

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Il romanzo e' uscito nel 2016, a tre anni dall'elezione di Papa Francesco, all'epoca, ricordato vivo, vegeto e pimpante, ma il buon Harris si e' divertito ad  immaginare cosa potrebbe succedere (e cosa e' davvero successo in Vaticano, durante conclavi precedenti) alla morte di un papa, fra le mura del piu' piccolo - tuttavia potente - stato del mondo.

Chi pensa che in un luogo come il Vaticano, regno della Chiesa Cristiana Cattolica, sia tutto rosa, fiori e luce dello Spirito Santo, vedendo questo film - o leggendo il romanzo - potrebbe rimanere molto deluso, ma dubitiamo sull'esistenza di qualcuno che ancora ci creda in toto, specie a seguito agli ultimi episodi, per la verita' non molto edificanti,  all'interno dell'istituto, dunque passiamo brevemente ai fatti.

Muore il papa - Gregorio XVII - e il decano Thomas Lawrence (Finnies. Nel romanzo, Jacopo Lomeli) e' incaricato di condurre tutte le procedure che riguardano la preparazione e l'organizzazione del conclave.

Mal gliene coglie in quanto, durante queste fasi, accade di tutto, o meglio, emerge di tutto: scandali di ogni tipo, maturati in particolar modo nella sfera sessuale e finanziaria. Per Lawrence non e' facile arrivare in fondo se aggiungiamo a questo accesissime discussioni con certi cardinali che desidererebbero tornare al Medio Evo.

Come recita un famoso detto: il piu' pulito ha la rogna e, fra i mali, la scelta del nuovo pontefice cadra' sul minore, ma si fa per dire poiche' anche il nuovo successore di Pietro, deciso dalla Curia, con forti titubanze, non e' di sicuro nella posizione di poter scagliare la prima pietra, anzi! Nel suo caso, pero', il poveretto e' solo una vittima delle stranezze che, a volte, la natura regala agli umani. 

Confezione elegantissima e sobria, ottime performance attoriali, dialoghi stupendi, profondi, pregni di filosofia e molta amarezza, presi pari pari dall'opera letteraria; bellissime la scenografia e la fotografia, forse un po' cupe, ma perfette per aiutare lettore e spettatore ad entrare in un'atmosfera tutt'altro che gaia e ottimistica, data la situazione.

Un film decisamente da non perdere per chi ama le storie a fosche tinte, nel significato proprio del termine. e gli intrighi "di corte".

Vincitore di un Oscar per la miglior sceneggiatura non originale.

by slm